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Curioso del mondo e dei suoi segreti: così potrebbe essere definito Maurits Cornelis Escher (1898-1972), uno dei più importanti e sorprendenti intellettuali del XX secolo, che utilizzava le immagini al posto delle parole per narrare la sua idea di vita e di arte. La sua opera, costituita per la gran parte da stampe (xilografie, soprattutto litografie, mezzetinte), realizzate dopo una miriade di disegni, di acquarelli e di studi, ha intrecciato campi d'indagine del tutto diversi, da quello della geometria alla cristallografia, fino allo studio, e all'impiego, delle leggi della percezione visiva. Pubblicato a corredo dell'esposizione romana, il volume comprende i saggi di Marco Bussagli, Federica Pirani, Federico Giudiceandrea, Luigi Grasselli e Antonio F. Costa, il catalogo e le schede delle opere, la cronologia e la bibliografia selezionata.